Danza e canto per ripensarsi e reintegrarsi
Sabato 31 maggio lo spettacolo finale del progetto “Sacre radici” di Koreoproject con i detenuti della Casa circondariale di Lecce al Campo dei Giganti di Boncore

Con una restituzione finale arriva alla conclusione il progetto “Sacre radici”, ideato e promosso da Koreoproject, l’associazione fondata e diretta da Giorgia Maddamma che si occupa di danza contemporanea a vocazione sociale. Insieme alla Casa circondariale di Lecce, con cui la collaborazione è fitta dal 2017, e il Campo dei Giganti a Boncore (Nardò), l’opera di land art sugli ulivi colpiti da Xylella e monumento alla memoria, l’iniziativa ha coinvolto i detenuti in laboratori gratuiti di danza e canto, tenuti dalla stessa Maddamma e dal musicista Luca Gemma, nell’arco di sei mesi, a partire dallo scorso novembre.
Il fine è quello di considerare l’arte una concreta opportunità di occupazione e inclusione, in particolare per soggetti fragili e svantaggiati, tanto che il progetto è vincitore del bando 8permille della Chiesa Valdese. Trenta incontri che hanno portato i 10 partecipanti, attraverso esercizi di vocalità e movimento, esplorazione di nuove forme di espressione, acquisizione della consapevolezza di corpo e voce, a prepararsi per un reinserimento sociale.
Ispirato alle radici salentine e alla memoria degli ulivi devastati dalla Xylella, lo spettacolo finale, dal titolo “Sacre radici. La maestà del legno”, alterna testi originali di Ilaria Milandri a brani di Domenico Modugno e va in scena giovedì 29 maggio nel teatro della Casa circondariale di Lecce, riservato ai detenuti e alle loro famiglie, e poi sabato 31 alle 19 al Campo dei Giganti a Boncore, aperto al pubblico. Insieme ai partecipanti ci sono le danzatrici di Koreoproject Sara Bizzoca e Ambra Berni Canani.