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Le comunità di Puglia, tra partenze forzate e ritorni auspicati

È tempo di “Tornare a casa” per Italea Puglia. A Lecce due giornate all’insegna del turismo delle radici e delle sue tante storie

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Si lavora sul concetto di turismo delle radici, in una forma più umana e sostenibile, per rintracciare luoghi e tradizioni delle origini. È l’intento del progetto “Tornare a casa” ideato da Italea Puglia, organizzazione che opera nella rete territoriale del Ministero degli Esteri e che mette in programma, venerdì 13 e sabato 14, una serie di attività che si svolgono al Convitto Palmieri di Lecce. Il fine è attrarre e accogliere nel Tacco d’Italia i pugliesi e gli italo-discendenti pugliesi all’estero, la messa in rete e la valorizzazione delle realtà più dinamiche del territorio per un’offerta turistica de-dicata e anche la valorizzazione del legame tra comunità locali e collettività estere. 

“Tornare a casa”, tra incontri, laboratori e musica, è una restituzione delle attività svolte nell’ultimo anno. Iniziata con l’inaugurazione della mostra “La santa tavola” (in programma fino a venerdì 20), a cura di Salento Km0, dedicata ai piatti rituali delle feste pugliesi. Una collezione di 40 riproduzioni in ceramica di cibi legati alla tradizione pugliese di feste e celebrazioni liturgiche.


La Puglia delle tradizioni così appare nel “Grano dei morti” del Foggiano, nel “Pane di San Giuseppe” nel rito delle celebri “tavole”, nelle “Pucce dell’Immacolata” del Salento, nei “Taràdde scaràt” del Natale tarantino, nei “Poperati” che raccontano delle migrazioni da Balcani, nelle “Fave di Sant’Antonio” distribuite in occasione dei falò invernali che si accendono in tutta la regione.

Venerdì 13 entra nel vivo il progetto “Tornare a casa” di Italea Puglia e il Convitto Palmieri di Lecce accoglie incontri, laboratori e musica. A partire dalle 9.30 c’è la tavola rotonda “Storie, prospettive e best practice del turismo delle radici in Puglia”, con interventi di istituzioni, associazioni e operatori salentini. I lavori riprendono alle 15 con una sessione dedicata a “Turismo delle radici: temi e visioni tra la Puglia e il mondo”. Alle 18.30 poi c’è la Camminata cantata che omaggia gli antichi riti di comunità per la festa di Santa Lucia, attraverso il centro storico con canti, zampogne e tamburelli.

Sabato 14 si parte alle 10 con i laboratori delle radici, tutti aperti al pubblico. Tra questi anche “intrecci di comunità” in cui si lavora per dare vita a un grande cesto seguendo le antiche tecniche artigianali, simbolo di legami di comunità che resistono oltre tempi e di-stanze. Alle 20 si chiude con lo spettacolo “La santa allegrezza”, canti, leggende e riti del Natale con Enza Pagliara, Dario Muci, Gianluca Longo e il maestro puparo Dario De Micheli. Lo spettacolo, ideato da Enza Pagliara, è frutto di una appassionata ricerca nel repertorio di canti e storie trasmesse oralmente o tramite documenti in libri di studiosi di tradizioni popolari. Mentre vanno i “cunti” in salentino, siciliano, molfettese, tarantino, griko, arbëreshe, il puparo crea i pupi del presepe. 

Info e programma nei dettagli: italeapuglia.com

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