Pucce, pittule e pupi
È dicembre, è Natale, o poco ci manca.
Certo, le logiche del mercato, o marketing che dir si voglia, ne evocano l'atmosfera oltre un mese prima, troppo presto forse, ma se non arriva dicembre...
A sancirne l'inizio una volta erano le pittule, quelle "canoniche", tra i sapori tradizionali dell'Immacolata, una festa che a Supersano ha un sapore, un odore e anche un tepore particolare per la comunità, che rievoca e "celebra" il suo recente passato.
Quei sapori che riemergono e ridiventano protagonisti durante le feste comandate, o diventano "etici", allegri e sostenibili nella bella storia delle galline "in pensione" salvate dall'allevamento intensivo.
E il Natale fa la sua comparsa ufficiale con le mostre dei tradizionali "pupi" e con i primi presepi, che magari diventano attrazione, come a Scorrano, dove si bissa e, il presepe di sabbia, felice intuizione dello scorso anno, ha anche le forme e i volti della laicità, nel nome della Pace.
C'è aria di festa, con i mercatini che illuminano piazze e palazzi storici, con alberi di ogni tipo, forma e significato, ed è una festa che, logicamente, si annuncia soprattutto a misura di bambino, grazie alle "meraviglie" che riempiono quel villaggio di gioia e sorrisi allestito, per un mese, nella Galleria dei due mari di Gallipoli.
Ma c'è tanto, tantissimo per lo stupore dei bambini nel dicembre salentino, ci sono palcoscenici e schermi, merende e letture, fiabe, filastrocche e anche suoni, giocosi e creativi, come quelli in copertina.