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Li cunti, ai tempi della rete

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Nei suoi racconti spesso si nascondono noti personaggi copertinesi, a volte quelli della politica, descritti a modo suo, quelli della vita del paese, piccole storie quotidiane che fanno sorridere e riflettere. Oggi, la sua assenza in quella stessa piazza è segno che qualcosa non va. Ma lui, Vincenzo, come ha sempre fatto, continua a scrivere.
Sconfigge la solitudine e le barriere delle distanze attraversando internet. In questi giorni di chiusura e, perché no?, anche d'angoscia, in cui sembra si siano perse leggerezza e felicità, trova la soluzione per far sperare, racconta la storia della “coppola” e, alla fine, porge come sempre la sua morale.
Come sull'uscio di una casa, in questa primavera che bussa alla porta, si “ascolta” questo racconto, e come in tutti “li cunti” alla fine giunge l'insegnamento: “è propriu veru”, scrive, “la coppula ghè comu la felicità. La cerchi a tutte li parti cchiù scuse e cchiù luntane. Ueti e spueti a tutte li direzioni e, poi, quannu rifrietti buenu... ti ni ccuergi ca la puerti propriu a n'capu! E a n'capu l'ha sempre tinuta”. Oggi, se oltre alla felicità si cerca anche un po' di quotidianità, sulla sua pagina facebook (https://www.facebook.com/vincenzo.mariano.12), Vincenzo, sarà sicuramente lieto di raccontarequalcosa!
(Laura Mangialardo)