quiSalento 1-15 agosto 2025 (sfogliabile online)

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Regge l’agosto salentino? Con che numeri e prospettive? Il “marchio” Salento funziona ancora? Se del temuto calo del turismo “agostano-salentino” quest’anno si parla alla vigilia, qualcosa significa. È già da qualche anno che la tendenza sembra accennata, con tutti i se, i ma, le distinzioni da posto a posto, da località a località. Da costa a costa. Quest’anno un campanello d’allarme, già tintinnato negli anni scorsi, è perfino risuonato sui tavoli istituzionali, pure tra esperti e addetti ai lavori, quelli che, in genere, tendono a glissare sui segnali negativi sbandierando i dati positivi. 


In buona sostanza: un calo generale ad agosto ci sarà, ma sembra compensato dalle “sorprese” fuori stagione. E se un calo c’è già, si sa pure che è dovuto, si è detto, a uno sconsiderato aumento dei prezzi, anche di consumi minimal, che sia il lettino in spiaggia o un panino a qualche sagra. Ma si sa, l’alta stagione è l’alta stagione, ovunque, in qualsiasi località turistica che si rispetti. E l’alta stagione per il Salento non può non avere il cuore ad agosto, mese di vacanze e ferie comandate. C’è il mare, e c’è sempre di più, a contrastare lo scempio diffuso nell’entroterra che sembra ormai compromettere qualsiasi “idea” alternativa di turismo possibile; ci sono, ed è l’altra certezza salentina, le serate e le feste ovunque. C’è la musica, di qualsiasi genere, che fa più che mai rima con agosto e che, di sera e di notte, al tramonto come all’alba e perfino a mezzogiorno, grandi o piccole platee, che siano danzerecce e festaiole o votate all’ascolto intimo, riesce sempre ad assicurarsele.