quiSalento 15-31 luglio 2025 (sfogliabile online)

€ 2,50


Quella di quei tempi, non era la pizzica di oggi. La musica era diversa, per suonatori e spettatori e, soprattutto, quello di quei tempi lì, non era il Salento di oggi. Il Salento era solo uno dei tanti Sud, marginale e periferico, con labili tracce nascoste di storia musicale e un fermento etnoantropologico e culturale sì importante (si è visto negli anni a seguire), ma che aveva solo germinazioni sottotraccia. Da allora sono passati cinquant’anni, e mezzo secolo è tanto, lo è ancora di più se si tratta di musica suonata. 

Sembra un’altra epoca, anche perché di mezzo c’è stata l’epopea delle estati de “Lu sule, lu mare e lu jentu”, l’ondata della pizzica, la Notte della Taranta, i festosi balli salentini nelle piazze di tutto il Paese, le decine e decine di gruppi e gruppetti alle prese con la musica di tradizione. È necessario ricordare ciò che di artistico, creativo, culturale e anche politico, accadeva in quegli anni lì, ai tempi del primo Canzoniere Grecanico Salentino, che continua ad avere cura e rispetto delle origini, celebrandole e festeggiandole. Anche oggi, nel colmo di un’estate all’insegna di quel “buon affare” che, alla fine, ha generato la virtuosa “Quistione salentina” di quegli anni lì.   

 

La copertina è dedicata al Teatro dei luoghi di Teatro Koreja.