quiSalento maggio 2025 (digitale)
Era
del maggio 2015 “Laudato si’”, la “rumorosa” enciclica di Papa Francesco
incentrata “Sulla cura della nostra casa comune”. Dieci anni esatti durante i
quali non si può certo dire che quelli che il compianto pontefice definiva
“peccati ecologici”, siano stati un monito avvertito da tutti, anzi. Vista la
situazione degli ultimi anni, le minacce ambientali sembrano far quasi
sorridere al cospetto di conflitti e genocidi in atto, e perfino di dazi o
minacce. Dal globale al locale, la tanto predicata “sacralità” della Terra e
della natura sembra cozzare più che mai con ciò che accade, e neanche gli
allarmi continuati destano più preoccupazione. Negli ultimi 20 anni, per
esempio, le terre aride del territorio salentino pare siano passate dal 3,3 al
19,3 per cento. Inoltre, attualmente la Puglia sembra essere in fondo alla
classifica per superficie boschiva. Certo, il territorio dal punto di vista
morfologico si presta poco, c’è stato poi il dramma della Xylella che ha
drasticamente compromesso il patrimonio verde, ma le azioni virtuose in materia
di riforestazione sembrano solo appannaggio di “volontari”, dei soliti
“militanti” e, salvo sparuti casi, hanno ben poco di istituzionale. Intanto,
senza allargare lo sguardo verso le incognite del futuro, “eccolo maggio!”, e
laudato sia,
con tutti i suoi fiori.