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Buoni e a fin di bene, i panettoni e i dolci realizzati da detenuti alla fine della pena

Il progetto di Davide De Matteis, in cooperazione con il Ministero della Giustizia, per il reinserimento sociale

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Il progetto è particolarmente virtuoso: un laboratorio di pasticceria nell’ex carcere minorile che vede con le mani in pasta alcuni detenuti alla fine della pena della casa circondariale di Borgo San Nicola. L’idea è di Davide De Matteis, patron del pluripremiato 300mila, storica caffetteria, pasticceria leccese, oggi anche ristorante, sushi, cocktail bar ed emporio. Qui ora si producono, nel segno dell’inclusione, panettoni artigianali gustosi e profumati, con fichi, arance e cioccolato, mandorle. L’iniziativa è nata nel 2019 da un sogno di De Matteis, nel ricordo della sua formazione nel bar pasticceria dei genitori, la Cotognata leccese, punto di riferimento per la città da diversi decenni, e si è potuta realizzare con un accordo di cooperazione con il Ministero della Giustizia per il reinserimento lavorativo dei detenuti vicini alla conclusione della pena. I panettoni prodotti sono realizzati a regola d’arte utilizzando materie prime di qualità, lievito madre di 20 anni e 30 ore di lievitazione, sotto la guida dello chef director Marco Silvestro: non sono solo buoni, ma soprattutto offrono una prospettiva a chi ha scontato una pena in carcere ed è in procinto di rimettersi nella società con valore e dignità.

I gusti prodotti sono quattro e sono tutti molto golosi: il classico con uvetta e cubetti di arancia candita, il panettone Particolare con fichi, noci, arance, ricoperto di cioccolato, al pistacchio o al cioccolato. Ciascuno di essi è conservato in un packaging che raffigura, in forma stilizzata, i monumenti della città, dalla basilica di Santa Croce alla colonna di Sant’Oronzo, da Porta Napoli all’Obelisco in pietra leccese, senza dimenticare la fontana di piazza Mazzini. L’ampio laboratorio, di circa 1000 metri quadri, non è il luogo dove prendono forma solo i panettoni, ma grazie a linee produttive e macchinari profesionali, ingredienti di origine quasi sempre bio, filiera corta, aderenza al territorio, sostenibilità, ricette tradizionali, si produce anche latte di mandorla, confetture, fette boscottate, conserve, lievitati e frollini. Non solo dolci natalizi, ma una produzione che si spalma in tutto l’anno con altri dolci: il pan 300 (pan reale all’arancia, pasta di mandorle e pistacchio), il torrone salentino, i biscotti cegliesi a base di mandorle tostate con ripieno di marmellata, le ricciarelle con confettura di arance amare, i biscotti al miele integrali, allo yogurt, ai cereali, al doppio cioccolato, al latte, vegani, allo zenzero, i cantucci con uvetta e nocciole e poi le tavolette di cioccolato nelle tante versioni dal fondente al bianco, con o senza frutta secca, che si possono acquistare al bar i300mila in via 47° Rgt Fanteria nel cuore del centro moderno di Lecce.

Info e ordinazioni: 0832/307448, 300mila.it

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