Pagine e autori: 40 anni di “immaginazione” culturale e di realtà editoriale
La casa editrice Manni compie 40 anni, e li celebra con una serata ricca di ospiti e narrazioni nell’ex Monastero degli Olivetani di Lecce.
È un compleanno importante, quello della rivista di letteratura “l’immaginazione”, attorno alla quale sono nati e si sono consolidati rapporti con intellettuali su tutto il territorio nazionale. C’erano Anna Grazia D’Oria e Piero Manni (scomparso nel maggio del 2020), due insegnanti quarantenni, dietro quell’esperimento editoriale, dal quale germogliò la casa editrice che, oggi, compie e celebra i “40 di Manni”.
Traguardo considerevole, da festeggiare, ricordando i primi passi, l’inizio della distribuzione nazionale, i tanti titoli e, perché no, anche i “successi”, editoriali sì, ma anche emozionali. Frutto dell’incontro con i tantissimi autori e loro opere. Quarant’anni che rappresentano naturalmente anche un punto privilegiato di osservazione sul mondo dell’editoria, su quello che è cambiato, su come è cambiato e in che direzione.
“È cambiato moltissimo, nonostante l'editoria sia un settore piuttosto statico”, dice Agnese Manni, della direzione editoriale, “l’editoria è cambiata sia sul piano tecnico e tecnologico, sia sul piano commerciale ed editoriale. Due mutamenti molto rilevanti sono le tecnologie di stampa e comunicazione, e la maggior concentrazione proprietaria lungo tutta la filiera: quando è nata Manni”, ricorda, “vi era una pluralità di case editrici indipendenti, librerie indipendenti, distributori indipendenti. Ora ci sono pochi grandi gruppi editoriali che possiedono marchi editoriali, librerie, società di promozione e distribuzione, servizi editoriali. Sono poche, e sempre più affaticate case editrici e librerie indipendenti”.
Logico, quindi, guardare con un pizzico di nostalgia e
orgoglio agli inizi, a quell’esperienza di resistenza culturale, la rivista “l’immaginazione”,
un punto fermo della casa editrice. “La rivista ha tentato di rimanere fedele a
se stessa”, spiega Agnese Manni, “e ci riusciamo grazie al fatto che è un
prodotto sui generis, su cui non facciamo il famoso conto economico che si
dovrebbe fare per ogni titolo. Un altro elemento di continuità con gli inizi è
dato dal fatto di ospitare molte anime, di aver deciso di dare spazio a
tendenze letterarie e critiche anche molto diverse tra loro, ma che ci sembra
abbiano diritto di cittadinanza.
È cambiata graficamente”, aggiunge e annuncia, “il 14 giugno daremo in omaggio
il primo numero, di cui abbiamo fatto una ristampa anastatica: è un formato
complicatissimo anche solo da sfogliare. Anna Grazia D'Oria però, che la dirige
e segue in ogni aspetto minuziosamente, tiene a che sia ancora adesso un
quaderno di pagine fitte in cui ci sia da leggere molto. Nel tempo si sono
andate strutturando le rubriche: ogni numero ospita riflessioni di grandi
critici e intellettuali, sulla letteratura, ma anche sulla politica o temi
sociali: Renato Barilli, Piero Dorfles, il collettivo di Gammmatica, Andrea
Kerbaker, Filippo La Porta, Romano Luperini, Cesare Milanese, Renato Minore,
Sandra Petrignani, Roberto Piumini, Antonio Prete, Gino Tellini”.
Nomi che vanno ad aggiungersi ai tanti, tantissimi, a cui Manni ha dato voce e pagine, con un’attenzione costante al territorio, “sia rispetto agli autori che ai temi”, tiene a rimarcare Agnese Manni, “quel tanto o poco con cui possiamo e sappiamo contribuire deve ricadere anzitutto sul territorio. Anche perché il Salento, la Puglia, il Sud hanno moltissimo da offrire e da insegnare, ma anche moltissime, moltissime cose su cui lavorare. Per questi 40 di Manni ci siamo divertiti a buttar giù un elenco di autori per noi importanti. Sono tantissimi gli autori salentini e pugliesi”.
E sono tantissimi, ovviamente, anche i “ricordi editoriali”, momenti e rapporti vissuti con autori o particolari iniziative. “Ognuno di noi”, dice Agnese Manni, “risponderebbe con autori e momenti e titoli differenti; io ne scelgo solo uno che, son certa, sarebbe comunque nella top list di tutti: ‘Che dice la pioggerellina di marzo. Poesie dai libri di scuola degli anni Cinquanta’, curato da Piero Manni. È un'idea”, ricorda e motiva Agnese Manni, “che mio padre ha coltivato per molto tempo, altri in redazione, non erano convinti, così passava sempre in cavalleria. Poi una volta è accaduto che fossimo a pranzo da Chino Salento, c'era anche Lidia Menapace e altri antichi compagni, e iniziarono a recitare all'unisono queste poesie che mio padre voleva mettere nell'antologia. Si divertivano, le sapevano tutte e si passavano la palla di verso in verso. Ci arrendemmo così all'idea di pubblicarlo. È stato un caso editoriale di enorme successo, in termini di copie vendute, recensioni, presentazioni, e imitato anche da grandi editori.
L’appuntamento con i “40 di Manni” è dalle 18.30 nell’ex Monastero degli Olivetani, a Lecce. Alla presenza di Carlo D’Amicis, Mario Desiati, Antonio Prete e Alberto Rollo, con testimonianze e interventi. Le letture sono a cura di Marco Baliani.
Questi alcuni degli autori in catalogo di Manni:
Tina Anselmi, Marcello Aprile, Cosimo Argentina, Rossano Astremo, Nanni Balestrini, don Tonino Bello, Giovanni Bernardini, Franco Berardi Bifo, Vittorio Bodini, Massimo Bray, Loris Campetti, Giorgio Caproni, Marosia Castaldi, Enzo Ciconte, don Luigi Ciotti, Massimo Cirri, Vincenzo Consolo, Maria Corti, Stefano Cristante, Carlo D'Amicis, Guido Davico Bonino, Giancarlo De Cataldo, Eugenio De Signoribus, Antonio Debenedetti, Fabio de Nardis, Paolo Di Stefano, Rina Durante, Francesco Erbani, Antonio Errico, Giulio Ferroni, Ennio Flaiano, Umberto Fiori, Carlo Formenti, Franco Fortini, Bruno Gambarotta, Michele Gambino, Maria Gabriella Genisi, Giovanni Giudici, Oscar Iarussi, Pietro Ingrao, Elettra Ingravallo, Giovanni Invitto, Raffaele La Capria, Pierpaolo Lala, Elisabetta Liguori, Franco Loi, Romano Luperini, Valerio Magrelli, Luigi Malerba, Fernando Manno, Lidia Menapace, Alda Merini, Raffaele Nigro, Elio Pagliarani, Valentino Parlato, Giovanni Pellegrino, Mimmo Pesare, Roberto Piumini, Antonio Prete, Ermanno Rea, Alberto Rollo, Livio Romano, Umberto Saba, Edoardo Sanguineti, Claudio Scamardella, Giorgio Simonelli, Enrica Simonetti, Domenico Starnone, Peter Stein, Marcello Strazzeri, Andrea Tarabbia, Enrico Testa, Nichi Vendola, Paolo Volponi, Alex Zanotelli, Andrea Zanzotto.