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L’ottobre rosa della Lilt: la prevenzione è sempre la risposta giusta

Visite gratuite, materiale informativo, iniziative di vario genere colorano il mese disensibilizzazione della lotta contro il cancro al seno

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Diventa fondamentale non solo la cura, ma mettere in pratica le buone prassi per evitare di ammalarsi. A dirlo sono i dati sulla diffusione del cancro al seno, purtroppo in continuo e costante aumento. Nasce da questo l’ottobre rosa della Lilit, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, e la campagna “Lilt for Woman. Nastro Rosa”, pensata per sensibilizzare sul tema della prevenzione del cancro al seno.

La prevenzione è sempre la risposta giusta. È questo il claim e, al tempo stesso, l’obiettivo della campagna 2023 promossa dalla Lilt nel mese di ottobre, proprio per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione di una malattia che colpisce circa 60mila donne ogni anno, solo in Italia: un numero altissimo, che da sempre spinge Lilt a organizzare una serie di iniziative per accendere i riflettori sull’emergenza e ribadire l’importanza di seguire stili di vita corretti, effettuare l’autopalpazione e controllarsi sin dalla giovane età.

La campagna, testimoniata a livello nazionale dalla giornalista Francesca Fagnani, è partita anche in provincia di Lecce con appuntamenti, servizi gratuiti, incontri formativi e informativi, mirati a diffondere la buona pratica della prevenzione primaria e secondaria.



Innanzitutto, le visite senologiche gratuite, a cui tutte le donne hanno la possibilità di sottoporsi nei 33 ambulatori Lilt presenti sul territorio provinciale. Per prenotare basta contattare la delegazione Lilt più vicina (l’elenco completo sul sito www.legatumorilecce.org) o la sede provinciale allo 0833/512777.

Alle visite gratuite è abbinata la terza edizione di “Farmacie in rosa”, grazie alla quale, in tutte le farmacie del territorio aderenti, viene distribuito materiale informativo sulla prevenzione del tumore al seno, al centro anche del nuovo numero della rivista di divulgazione scientifica, diretta dall’oncologo Giuseppe Serravezza e distribuita durante l’ottobre rosa, con un titolo provocatorio in copertina, intorno al quale ruota tutta la ricerca della Lega: “Perché mi sono ammalata?”.

Giuseppe Serravezza_e Carmine Cerullo

Inoltre, per favorire il coinvolgimento diretto delle più giovani, la Lilt entra nelle scuole e insegna l’autopalpazione del seno, fondamentale pratica della prevenzione primaria con i progetti “Prevenire è vivere” e “Guadagnare Salute con la Lilt”.

“In-Vesti Salute”, è invece il nome del progetto riservato alle aziende. Da diversi anni la Lilt di Lecce realizza percorsi di prevenzione primaria nei luoghi di lavoro con lo scopo di favorire il dialogo su questo tema tra datori di lavoro, dipendenti e loro familiari, aumentando la conoscenza dei fattori di rischio e l’adozione di buone prassi, perché ogni azienda può e deve diventare un luogo in cui si può imparare a fare prevenzione.

Anche i Comuni della provincia di Lecce sostengono “LILT for Women. Nastro Rosa” con “Illuminazione in rosa”, illuminando di rosa municipi e monumenti per dare un segnale più incisivo ai propri cittadini sull’importanza della prevenzione.

Infine, durante l’ottobre rosa, in tutta la provincia si svolgono convegni, dibattiti, “camminate in rosa” ea altre manifestazioni sportive organizzate dalle delegazioni Lilt per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria del tumore al seno. Il calendario, in continuo aggiornamento, è consultabile sul sito www.legatumorilecce.org e sulla pagina Facebook Lilt Lecce.

“Ogni anno si ammalano sempre più donne, e da qualche anno sono coinvolte anche le fasce più giovani”, è l’accorato appello dell’oncologo Carmine Cerullo, “per questo dobbiamo lavorare sulla cultura della prevenzione e sulla consapevolezza che la malattia, oltre che curarla, si può e si deve evitarla”.

I numeri allarmanti, in tutta la regione ma anche in provincia di Lecce, che consolidano il trend degli ultimi 15-20 anni, fanno emergere la necessità di rimodulare le strategie di prevenzione per ridurre, a monte, il rischio di ammalarsi, eliminando i fattori nocivi noti, presenti nell’ambiente e nei luoghi di vita e di lavoro.

“Nessuno si ammala per caso o per un avverso destino”, ha ribadito Giuseppe Serravezza, oncologo, responsabile scientifico della Lilt di Lecce, “chiedersi perché ci si è ammalati deve diventare un diritto/dovere di ognuno. Le risposte scientifiche che ne deriveranno potranno essere utili per i propri congiunti, per studiare familiarità, stili di vita ed esposizioni in ambienti simili, e poi per la società tutta, che deve avviare una prevenzione ambientale capillare e intervenire sulla salute pubblica”. Rimarca la prevenzione rivolta alle fasce più giovani la psicologa Silvia Errico, “da anni lavoriamo in oltre 50 istituti scolastici di tutta la provincia perché è lì, che occorre incidere per cambiare le cose. È tra i giovani che deve avvenire la ‘rivoluzione culturale’, affinché la prevenzione diventi davvero uno stile di vita”.

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